Le cinquanta frasi più belle sul mese di giugno
La storia, le origini e gli aforismi migliori per accogliere bene il mese di giugno.
L’origine del vocabolo “giugno” è da individuarsi nella lingua latina, “Junius” era in effetti il mese destinato dai romani a Giunone, la divinità moglie di Giove, protettrice del matrimonio e del parto.
Giugno, la sesta mensilità del calendario gregoriano, è anche il periodo maggiormente propizio per le messi, come recita il proverbio, appunto: “Giugno, la falce in pugno”.
Il mese di giugno, il quale contiene trenta giorni, costituisce oltretutto, come è noto, il primo mese della stagione estiva, all’interno del calendario romano, quest’ultimo costituiva il quarto dell’anno.
Giugno è denominato, inoltre, “Mese del Sole” oppure “Mese della Libertà” per la questione che il ventunesimo giorno del mese, ossia, allorché si realizza il solstizio d’estate, l’asse terrestre mostra una tale inclinazione da assicurare, soltanto nel giorno in corso, il massimo della durata di luce possibile, che si verifica proprio durante quelle ventiquattro ore; ciò, dunque, accade in controtendenza con il solstizio di inverno che si verifica invece il giorno del 22 dicembre e che appare il giorno con la durata minore di tutto l’anno.
Come si accennava poc’anzi, la parola “giugno” trae la sua derivazione dal mese romano “Junius”, stando ad Ovidio, in particolare, questo nome originerebbe a sua volta dal termine “juniores”, ossia, “i giovani”, in quanto, gli antichi romani erano soliti dedicare questo mese agli adolescenti, poiché, in precedenza, Romolo aveva ripartito il popolo romano in due categorie: da una parte egli collocò i maggiori, ossia gli anziani adulti, dall’altra parte, invece, situò i giovani minori, ossia, ragazzi capaci di usare le armi, così, in modo tale che la popolazione adulta fosse opportuna e amministrasse mediante l’equilibrio e la prudenza scaturite tramite l’esperienza, il giudizio e gli anni, la popolazione giovane, d’altro canto, invece, avrebbe concorso alla gestione pubblica versando il proprio apporto mediante la forza caratteristica dell’età: ergo, tramite il vigore, che veniva applicato con le armi e al fine di tutelare i propri territori.
Secondo una altra tradizione correlata alla venerazione della dea Giunone, invece, in onore di Juno, ossia, di Giunone, consorte di Giove, venivano celebrate le Calende di ciascun mese (si trattava della prima giornata presente in ogni mensilità all’interno del calendario romano). Ma Giunone Lucina era, finanche, la divinità che proteggeva le nascite: a tal riguardo, per analogia, quest’ultima era altresì la dea da cui era fatta derivare l’origine di ogni mensilità appartenente al calendario romano.
In seguito, alle Calende di giugno fu destinato alla dea un culto determinato, in memoria di un tempio dedito alla stessa ed eretto, precedentemente, sul Monte Capitolino. In questa ricorrenza, “Moneta” diveniva l’appellativo abbinato alla dea Giunone, ossia, “chi avvisa e rimprovera”. Lucio Furio Camillo si occupò, dunque, di far erigere il tempio dedicato alla dea, il quale risale all’anno 345 a.C., come omaggio per la divinità, per aver messo in salvo, circa cinquant’anni prima, la popolazione romana dai Galli di Brenno.
La dea Giunone rappresenta, tra l’altro, il corrispondente nella cultura latina della divinità Hera, la quale afferisce, invece, alla tradizione mitologica dell’Antica Grecia. Quest’ultima, sposa del dio dell’Olimpo, Zeus, nonché figlia della divinità del tempo Kronos, fu anche la dea più importante nel culto dell’Antica Roma.
Tuttavia, Giunone simboleggiava anche la divinità del regno animale: certi animali, tra i quali, si ricordano le oche e il pavone, le erano persino sacri.
La dea veniva di frequente raffigurata avente un corpo morbido e sinuoso.
Secondo il mito, durante l’anno 390 a.C. nel corso dell’oppressione del popolo gallo, le anatre cominciarono a schiamazzare allertando così Marco Manlio, che all’occorrenza preparò allora una aggressione per ricacciare così l’esercito invasore.
Nel corso del 269 a.C., inoltre, fu eretta la Zecca, in posizione adiacente al tempio, all’interno della quale erano emesse le monete.
Successivamente, dal soprannome della dea “Moneta” derivò anche la denominazione del laboratorio di coniazione, che prese quindi il nome di “Moneta”.
Ecco a voi, quindi, dopo aver ricordato con un pizzico di storia le origini del mese di giugno, tante frasi, oltre cinquanta, per celebrare l’arrivo del mese in questione.
Non dimenticarvi si segnalarmi anche nei commenti all’articolo le vostre frasi preferite, perché, ce ne sono davvero per tutti i gusti.
Non mi resta a questo punto che augurarvi una buona lettura del presente articolo e, naturalmente, buon giugno!
Le cinquanta frasi più belle sul mese di giugno:
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«Era verde il silenzio, bagnata era la luce, tremava il mese di giugno come farfalla». _ Pablo Neruda
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«Il glicine mi ha svegliato stamattina/ e c’era tutto giugno nel giardino». _ Ann Mc Gough
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«Mi chiedo che cosa sarebbe vivere in un mondo in cui è sempre giugno». _ Lucy Maud Montgomery
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«Se una notte di giugno potesse parlare, probabilmente si vanterebbe di aver inventato il romanticismo». _ Bern Williams
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«Hanno fame di luce le sere di giugno. Giugno è falciatore; il fieno manda un dolce odore, in alto in alto l’allodola vola, il bidello chiude la scuola». _ Gianni Rodari
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«Che ora è questa che saluta/ il muro sbiadito con calda luce/ e silenzioso cenno, e sommuove/ l’aria tremante di giugno? »_ Attilio Bertolucci
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«A giugno il sole è un cappellino luminoso/ Che s’alza, / Poco a poco/ Da dietro un profilo di conifera». _ Gary Soto
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«Giugno, bracciate di sole/ nella campagna fiorita,/ che dirai alla mia anima/ che ti vuole ascoltare? Che dirai alla mia anima, / giugno, di verde vestito?» _ Concha Urquiza
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«Era giugno, e il mondo odorava di rose. Il sole era come polvere d’oro sulla collina erbosa» _ Maud Hart Lovelace
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«Ho aspettato con grande ansia il solstizio d’estate e ora che la terra si inchina (veramente si raddrizza dopo l’inchino) verso il sole, sono più contento». _ Antonio Gramsci
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«Il mio amore è una rossa, rosa rossa, / in giugno appena sbocciata: il mio amore è una dolce melodia abilmente suonata». _ Robert Burns
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«Com’è gradevole il tiglio nelle sere di Giugno! L’aria è sì dolce che a palpebre chiuse annusi il vento che risuona – la città è vicina – e porta aromi di birra e di vino…». Arthur Rimbaud
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«Ecco è piena la spica e la falce è nel pugno; e il buon sole di giugno rallegra la fatica»._ Marino Moretti
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«Un frutto è sempre un bacio dentro l’altare del seme e giugno ride e ride. Più di febbraio e maggio si fa sostanza. Per questo il ramo ha dormito». _ Mariangela Gualtieri
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« Oscillo al canto d’una strada come una lucciola/ Mi morirà questa notte?» _ Giuseppe Ungaretti
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«E poiché tutto questo bellezza non può essere Paradiso, so che nel mio cuore è giugno». _ Abba Woolson
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«Una fiammata – i papaveri, sotto il cielo di giugno». _ Mario Luzi
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«Dì, non è bello, quando fa giugno, vedere, entrare nei granai dei carri enormi pieni di fieno? Sentire l’odore di ciò che cresce, degli orti quando pioviscola, dell’erba rossastra? Vedere tanto grano, le spighe piene di grano, pensare che quel grano sarà del buon pane? » _ Arthur Rimbaud
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«Un sabato di giugno. Il tempo non preme col muso sui vetri appannati delle finestre ora entra direttamente in casa invisibile trasparente come l’aria. Già siamo al passaggio tra una stagione e l’altra nuova tra la primavera e l’estate (ma non era ieri inverno? e il prossimo inverno… già mi chiedo)». _ Gabriella Sica
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«Che cosa si può dire di giugno, il tempo dell’estate nella sua nascente perfezione, il compimento della promessa dei mesi precedenti, e ancora nessun segno che ci ricordi che la sua fresca e giovane bellezza potrà un giorno svanire». _ Gertrude Jekyll
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«É meglio essere un giovane bruco di giugno che un vecchio uccello del paradiso». _Mark Twain
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«Il mese di giugno passerà senza che io abbia fatto qualcosa, ma io vivo e questo lo chiamo lavorare». _ Charles Ferdinand Ramuz
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«È il mese di giugno, il mese delle foglie e delle rose, quando piacevoli viste salutano gli occhi e piacevoli odori salutano il naso». _ Nathaniel Parker Willis
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«Giugno è il momento migliore per un aperitivo di mare: se l’acqua è ancora freddina e la sera occorre ancora il pullover, di giorno il sole scotta e l’abbronzatura è assicurata». _ Arrigo Benedetti
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«Vivere in città ad agosto, vivere al mare a giugno, è l’ultima aristocrazia e la rara eleganza del villeggiante d’estate». _ Pierre Desproges
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« Apparteniamo alla terra, siamo lontano dal cielo in questi giorni». _ Henry David Thoreau
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«Com’è squallido – essere – Qualcuno! Com’è ordinario – come una Rana – Dire il proprio nome – per tutto giugno – A un Pantano ammirato! »_ Emily Dickinson
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«Ancora risento quel melo stormire e nell’aria di giugno la tua allegria funesta nascere dietro una foglia». _ Leonardo Sinisgalli
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«Era verde il silenzio, bagnata era la luce, tremava il mese di giugno come farfalla. Il mese di giugno si distese all’ improvviso nel tempo, come un campo di papaveri. Giugno è il mese dei sogni, credo, i giardinieri guardano le loro rose, colorate. gli uccelli lasciano il nido e provano le loro ali e gli uccelli i canori imparano solo a cantare». _ Joan Adams Burchell
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«Il glicine mi ha svegliato stamattina e c’era tutto giugno nel giardino». _ Ann Mc Gough
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«Poter leggere una poesia a gennaio è bello come andare a fare una passeggiata a giugno». _ Jean Paul Sartre
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«Era giugno, e il mondo odorava di rose. Il sole era come polvere d’oro sulla collina erbosa».. _ Maud Hart Lovelace
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«Nel mese di giugno/ la città quando sospesa e alta sopra il nostro sperdimento si desta alla frecciata delle luci all’ora incerta tra vigilia e sonno che il corpo inciampa nel suo peso ma si rialza sulla sua fatica/ nella pausa del tempo tra la rondine e l’assiolo tra la vita e la sua sopravvivenza. Tu che spezzi la servitù e l’orgoglio – dicono – della sofferenza, vieni se già non sei dovunque in veste di randagio, d’infermo, di bambino tribolato. Segui il timido, accosta il solitario, ripeti: la virtù quando non giunge fino all’amore è cosa vana. È quell’ora della metà dell’anno che il senza tetto strascica i suoi cenci sull’erba pesticciata, cerca asilo, la lucciola lampeggia, il cane abbaia». _ Mario Luzi
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«Un mattino di giugno, troppo presto per svegliarsi, troppo tardi per riprendere sonno. Devo uscire nel verde gremito di ricordi, e mi seguono con lo sguardo. Non si vedono, si fondono totalmente con lo sfondo, camaleonti perfetti. Così vicini che li sento respirare benché il canto degli uccelli sia assordante». _ Tomas Tranströmer
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«Dal momento che tutta questa bellezza non può essere il paradiso, so nel mio cuore che è giugno». _ Abba Louisa Goold Woolson
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«Il caldo giugno vento o fiori dondola, / fanciulle in cerchio, braccia come baci, / libere mani di giugno che appaiono / a un tratto in una neve ancora in pianto… / Giugno fugace, lieta primavera, / alberi della vita, pesci, uccelli, / fanciulle color zucchero che avvolgono / un’acqua ove si specchia un cielo vano». _ Vicente Aleixandre
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«La primavera è una rappresentazione difficile da seguire, Dio ha creato giugno». _ Al Bernstein
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«Che ora è questa che saluta / il muro sbiadito con calda luce / e silenzioso cenno, e sommuove / l’aria tremante di giugno? / Ardi immobile, azzurro, / lustrate foglie della magnolia / e tu fiore profuma il giorno, / consuma i tuoi petali bianchi / sino alla dissoluzione, a noi / gli occhi chiusi arrossa / il riverbero estivo cui / solitaria cicala s’accompagna». _ Attilio Bertolucci
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«L’estate è una cambiale firmata a giugno». Hal Borland
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«Giugno è il mese dei sogni, credo, / i giardinieri guardano le loro rose colorate. / gli uccelli lasciano il nido e provano le loro ali». _ Joan Adams Burchell
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«L’albero a cui tendevi / la pargoletta mano, / il verde melograno / da’ bei vermigli fior, / nel muto orto solingo / rinverdí tutto or ora / e giugno lo ristora / di luce e di calor». _Giosuè Carducci
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«Vivere la città in agosto e vivere il mare a giugno, è l’ultima aristocrazia e la rara eleganza del villeggiante francese». _ Pierre Desproges
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«Per chi serba il cuore di un’Orchidea − le paludi sono rosa a Giugno». _ Emily Dickinson
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« Per le finestre il sole inonda / la bella stanza d’una luce aurina: / freme la messe ai solchi della china, / la messe ormai matureggiante e bionda». _ Guido Gozzano
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«Giugno è la porta dell’estate». _Jean Hersey
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«In questo giorno di giugno le gemme nel mio giardino sono incantevoli quasi come i fiori sbocciati. Le cose in erba portano, nel calore di un mezzogiorno di giugno, il ricordo dei giorni più belli dell’anno, quei giorni di maggio in cui tutto è suggerito, nulla ancora realizzato». _ Francis King
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«Maggio e giugno. Sillabe delicate, nomi gentili per i due migliori mesi nel giardino dell’anno: le brumose mattine delicatamente bruciate da un caldo sole primaverile, cui fanno seguito pomeriggi ariosi e fresche notti». _ Peter Loewer
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«Non scomodare l’eternità. Com’è che dice Schnitzler? “Chi penserà all’agosto in maggio?” Adesso è giugno. Pensiamo all’oggi». _ Ernst Lothar
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«Il glicine mi ha svegliato stamattina / e c’era tutto giugno nel giardino». _ Ann McGough
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«Ecco è piena la spiga / e la falce è nel pugno; / e il buon sole di giugno / rallegra la fatica». _ Marino Moretti
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«Il mese di giugno si distese all’improvviso nel tempo, come un campo di papaveri». _ Pablo Neruda
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«Giugno è attesa, tempo, viaggio… è una corsa frenetica verso il destino!» _ Vincenzo Pironti
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«Ai primi di giugno esplode il mondo delle foglie, degli steli e dei fiori, e ciascun tramonto è diverso». _John Steinbeck
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«Se una notte di giugno potesse parlare, probabilmente si vanterebbe di aver inventato il romanticismo». _Bernard Williams
Clelia Moscariello
«SE UNA NOTTE DI GIUGNO POTESSE PARLARE, PROBABILMENTE SI VANTEREBBE DI AVER INVENTATO IL ROMANTICISMO». _ BERN WILLIAMS questa è la mia frase preferita 😀